L’Industrial Internet of Things, abbreviato nell’acronimo I-IoT, rappresenta l’evoluzione verso il settore industriale del paradigma dell’Internet delle Cose.
In altre parole, si tratta dell’impiego delle architetture e delle tecnologie IoT nel reengineering dei processi industriali allo scopo di renderli più efficienti ed affidabili.
Questo tipo di applicazioni sono anche note come Cyber Physical System, tuttavia I-IoT è una definizione che ricorda meglio il tipo di strumenti e soluzioni che solitamente vengono adottate in questo settore mutuate dal più classico ambito IoT.
Il rapporto dell’Osservatorio del Politecnico di Milano sull’Internet of Things, appena pubblicato nel mese di aprile 2022, mostra chiaramente il trend di crescita del settore avvenuto nel corso del 2021.
In particolare il mercato ha raggiunto un volume di fatturato pari a circa 7,3 miliardi, che rappresenta una crescita del 22% rispetto all’anno 2020 caratterizzato da una lieve flessione dovuta alla pandemia.
Proprio a seguito della situazione di emergenza sanitaria è cresciuta la consapevolezza da parte di imprese e Pubbliche Amministrazioni sull’importanza di riuscire a gestire da remoto asset e dispositivi smart.
Il trend per i mesi a venire è quello di un significativo aumento di servizi e applicazioni di questo tipo per la gestione degli asset industriali.
L’IoT, nella sua declinazione industriale, trova applicazione in ambiti importanti, tra cui:
- Smart Factory: controllo dei processi di produzione, e di quelli strettamente connessi come a sicurezza sul lavoro, la manutenzione degli impianti, la movimentazione dei materiali, il controllo della qualità, e il ciclo di gestione deirifiuti;
- Smart Logistics: applicazioni per la tracciabilità e monitoraggio della filiera tramite tag RFId ) e relativa sensoristica, monitoraggio della catena del freddo, gestione della sicurezza in poli logistici complessi, gestione delle flotte (es. tramite GPS / GPRS);
- Smart Lifecycle: miglioramento del processo di sviluppo dei nuovi prodotti e servizi, miglioramento dei processi di end of life management, efficientamento della gestione dei fornitori nelle fasi di sviluppo.
Il PNRR e le misure già in atto per il piano Transizione 4.0 rappresentano un’ulteriore opportunità per le imprese che saranno incentivate ad investire sempre di più in servizi e tecnologie digitali.
Sempre secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano ” Cresce il numero di dispositivi connessi che sfruttano le caratteristiche delle reti Low Power Wide Area (LPWA) ed evolve al tempo stesso il livello di maturità delle soluzioni offerte dai produttori di System-on-Chip (SoC), grazie al rilascio delle nuove versioni dei protocolli supportati sul singolo modulo radio.“
Il Gruppo Fastal-Blu Sistemi è da sempre focalizzato sulle applicazioni che si caratterizzano per la presenza di reti di dispositivi distribuiti sul territorio e per la complessità dei processi e dei sistemi di raccolta e trattamento dei dati.
Alla tradizionale capacità di gestire progetti di data collection massiva su scala geografica è sempre stata abbinata una grande attenzione alle architetture e alle tecnologie di telecomunicazione.
Proprio in questi giorni è stato completata la prima fase per il deployment della rete LPWA basata su protocollo LoRaWan estesa a tutto il territorio del Lazio nell’ambito dell’iniziativa di condivisione delle risorse di connettività, assieme a CNA Roma e alla rete d’imprese che co-gestisce il Digital Innovation Hub di Roma.
Per la prima volta, le tecnologie e le soluzioni di classe enterprise sviluppate dalla Blu Sistemi per i grandi operatori nazionali di servizi elettronici a valore aggiunto sono disponibili anche per le PMI che intendono sviluppare applicazioni di I-IoT, secondo un modello d’offerta accessibile e scalabile.
Nel corso dei prossimi anni il nostro Gruppo proseguirà gli investimenti in questo settore e rafforzerà le partnership con la filiera delle imprese del digitale operanti nel Lazio e sul territorio nazionale.